Pubblicazione articolo Ricariche USB pubbliche e gestione della sicurezza – Attacchi di tipo Juice Jacking

E’ ormai infatti consuetudine avere uno o più device per operare in mobilità sia per ragioni di lavoro che per motivi personali e dal momento che tali device vengono spesso utilizzati parecchie ore non è insolito che vi sia la necessità di ricaricarli per poter continuare ad utilizzarli. Per questo motivo già da qualche anno hanno fatto la loro comparsa le colonnine per ricarica USB in vari luoghi come centri commerciali, supermercati, hall degli alberghi, locali pubblici, aeroporti, stazioni, mezzi pubblici e ultimamente anche integrate in arredi urbani innovativi concepiti per progetti di Smart City come ad esempio panchine e pensiline.

Nella foto un esempio di una colonnina di ricarica USB attualmente installata nella Stazione di Milano Centrale:

Sebbene le ricariche USB pubbliche possano sembrare estremamente comode e utili per chi ha necessità di ricaricare i propri device, occorre però considerare che connettere un device tramite USB ad un apparato può comportare problematiche di sicurezza.

Per approfondire tali problematiche di sicurezza nei giorni scorsi ho pubblicato su ICTPower.it l’articolo Ricariche USB pubbliche e gestione della sicurezza – Attacchi di tipo Juice Jacking che fornisce una panoramica dell’evoluzione degli attacchi Juice Jacking il cui modus operandi è appunto quello di compromettere o realizzare stazioni di ricarica USB malevole tramite cui tentare di compromettere i device (smartphone, notebook, tablet, ebook, etc..) che vengono connessi per ricaricare le batterie.