Windows Azure: Site Recovery e le novità di giugno 2014

Il 19 giugno 2014 sono state annunciate le ultime novità per quanto riguarda Azure e probabilmente quella più interessante per gli IT Pro è quella inerente il Site Recovery.

Infatti ora il servizio Hyper-V Recovery Manager service è stato modificato per consentire la replica delle macchine virtuali (VM) dal sito principale direttamente in Azure, anziché nel proprio sito secondario. Nel caso di un’interruzione del sito primario, il servizio orchestrerà il ripristino delle VM in Azure. In altre parole è arrivato quello che si aspettava fin da quando è stata presentata la funzionalità di replica di Hyper-V in WS2012 ovvero la replica delle VM in Azure.

Questa modifica all’Hyper-V Recovery Manager Service comporta il cambio di nome del servizio in Site Recovery, per chi aveva già iniziato a usare Hyper-V Recovery Manager Service per la gestione della replica tra due siti non è richiesta alcuna operazione se si desidera ad utilizzarlo come lo si era configurato.

Va detto che il servizio Site Recovery di basa oltre che sulla tecnologia Hyper-V Replica anche su System Center e SQL Server AlwaysOn, quindi pensare ad esso solo come una replica di Hyper-V in Azure è riduttivo infatti questa non è solo una soluzione di disaster recovery, ma si occupa anche di gestire in modo automatico il recovery plan.

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Per maggiori dettagli si veda il post Announcing the Preview of Disaster Recovery to Azure using Azure Site Recovery e la sezione della ducumentazione di Azure dedicata a tale funzionalità disponibile al seguente Site Recovery Documentation, mentre per quanto riguarda il pricing si veda Dettagli prezzi per Gestione ripristino Hyper-V.

Le altre modifiche che sono state rilasciate sono inerenti a migliorie apportate all’Azure Scheduler che ora è molto più scalabile (10 Job Collections per unit nella vesione Standard e 10′.000 Job Collections per unit nella versione Premium), per quanto riguarda il pricing si veda Dettagli prezzi relativi all’utilità di pianificazione.

Inoltre è stato rilasciato il nuovo dashboard di stato dove monitorare la disponibilità dei servizi di Azure e disponibile al seguente link http://azure.microsoft.com/it-it/status/. E’ possibilepersonalizzare la dashboard per visualizzare i servizi e le aree di proprio interesse ed effettuare una sottoscrizione ai feed RSS dei servizi o solo a quelli di proprio interesse (il feed RSS apre le porte alla possibilità di sviluppare applicazioni per il monitoring dei servizi in Azure su cui si basano applicazioni o sistemi in cluod).